Venerdì, 20 Marzo 2015

In programma il 23 marzo alle 15 in Sala Belli, al piano terra del Palazzo provinciale di piazza Dante

"CASA ALLA VELA": UN SEMINARIO PER ESTENDERE QUESTA BUONA PRATICA

Allungare il tempo di indipendenza degli anziani, aumentare le loro possibilità di relazione e socializzazione, migliorare la sicurezza e la fiducia in loro stessi, tutto questo unito ad elevati risparmi sia individuali, sia dell'ente pubblico. È il progetto di cohousing inter-generazionale gestito, senza finanziamenti pubblici, dalla Cooperativa SAD presso "Casa alla Vela", che recentemente è stato inserito nella pubblicazione dell'UNECE - Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite, fra le migliori buone pratiche a livello europeo nel settore delle politiche sociali.
Lunedì 23 marzo, dalle 15 alle 18 in Sala Belli, al piano terra del Palazzo provinciale di piazza Dante a Trento, si terrà un seminario di approfondimento, promosso dal Servizio politiche sociali della Provincia. Accanto all'assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, interverranno i referenti della Cooperativa SAD, ovvero la presidente Daniela Bottura e il direttore Diego Agostini, nonché la dirigente del Servizio politiche sociali Ileana Olivo; sono invitati i responsabili dei servizi sociali territoriali, Fondazione De Marchi, Itea, Agenzia per la Famiglia, Con.Solida, Federazione trentina della Cooperazione, CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, i rappresentanti del terzo settore e del volontariato del Comitato provinciale di programmazione sociale.-

Nella "Casa alla Vela", cinque signore anziane, parzialmente autonome, vivono sotto lo stesso tetto con sei studenti universitari e due assistenti familiari che garantiscono il servizio in modo continuativo (giorno e notte, sette giorni su sette). La casa è composta di tre appartamenti, una grande terrazza e un giardino: gli studenti vivono all'ultimo piano, mentre le signore nei due appartamenti rimanenti, composti di cinque camere, quattro bagni e numerosi spazi comuni. Gli studenti assicurano compagnia, organizzano feste di compleanno e aiutano nella cura dell'orto a titolo di volontariato, inoltre possono prestare qualche ora di lavoro per pulizie e piccole manutenzioni della casa, venendo retribuiti attraverso i voucher lavoro dell'INPS. Le anziane dividono fra loro, per i due appartamenti, le spese di affitto, bollette e servizio di assistenza, nonché altri costi; possono uscire liberamente, organizzare tempo da passare insieme, gite e attività, fino alla condivisione del menù che la collaboratrice cucina per tutte. La casa è aperta alla comunità del quartiere, attraverso momenti di animazione e funzioni religiose previsti a cadenza settimanale e organizzati anche con l'intento di coinvolgere la collettività.
"Casa alla Vela è un bellissimo esercizio di solidarietà e di comunità - sono le parole dell'assessora Donata Borgonovo Re -, si tratta di un'eccellenza, che vorremmo fosse possibile sperimentare anche in altre realtà. In questo progetto gli anziani condividono un'unica soluzione abitativa e possono far fronte assieme alla solitudine, potendo contare anche sull'apporto degli studenti universitari, che rappresentano uno stimolo importante. Sappiamo che ormai la popolazione collocata nella 'cosiddetta' terza età, a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione, sta aumentando sempre più, per questo soluzioni come il cohousing rappresentano modelli positivi, di solidarietà, ma anche di risparmio, che possono rivoluzionare il nostro modo di intendere la società".
"La solitudine degli anziani - prosegue Daniela Bottura, presidente della Cooperativa SAD - anticipa il loro invecchiamento, viceversa gli stimoli portati dall'interazione con altri inquilini e con i ragazzi, allontanano la prospettiva delle residenze assistenziali, con ricadute positive in termini di risparmio ma anche di welfare".
Il direttore Diego Agostini ha quindi elencato i benefici del modello di "Casa alla Vela": "Si tratta di un nuovo stile di welfare che diminuisce i costi a carico delle famiglie e dell'ente pubblico, consente agli anziani di vivere in modo più sicuro e stimolante, offre alle famiglie di queste persone la serenità di un ambiente protetto, contribuisce alla diminuzione dell'isolamento, ottimizza l'utilizzo delle risorse sul territorio e, non ultimo, permette agli studenti di ridurre i costi della loro permanenza a Trento".

Programma del seminario
23 marzo, Sala Belli, Palazzo provinciale piazza Dante, ore 15-18
introduzione assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re
proiezione di un video dedicato a "Casa alla Vela"
illustrazione, da parte dei referenti della Cooperativa SAD, delle origini e del funzionamento di "Casa alla Vela", nonché illustrazione dei risparmi generati
testimonianza di un familiare
dibattito

Per approfondimenti:
www.cooperativasad.it/casa-alla-vela
UNECE "Policy Brief on Ageing" n. 15, febbraio 2015 ("Casa alla Vela" pag. 14): http://www.unece.org/fileadmin/DAM/pau/age/Policy_briefs/ECE-WG.1-21-PB15.pdf

In allegato: informazioni su Cooperativa SAD, progetto "Casa alla Vela" e documento UNECE "Policy Brief" in italiano
Riprese, immagini e interviste a cura dell'Ufficio Stampa -

Comunicato 647

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